Laura sta passando qualche mese a Barcellona: durante questo periodo ci accompagnerà nei suoi luoghi più buoni.
Di Laura Torre
Granja M. Viader, a Barcellona, è un locale che, se non lo vai appositamente a cercare, quasi non te lo aspetti. Un posto ben nascosto, in un vicoletto del centro storico della città di Gaudì a due passi dalla Rambla, che merita di essere scoperto, anzi gustato. E che merita più di una sosta al suo interno. Per le sue bontà e per la semplice ed antica eleganza che vi si respira.

Nato in carrer d’en Xuclà – tuttora suo attuale indirizzo – nel 1870 da un’idea di Rafaela Coma, il locale inizia la sua storia come semplice latteria (questo il significato letterale della parola granja), in un’epoca in cui il latte era considerato un alimento per i malati e in cui Barcellona era un’emergente città industriale. Dopo pochi anni di attività, arriva nel locale un giovane campesino (campagnolo, ndr) intraprendente, Marc Viader, di lì a poco nuovo proprietario del locale; locale che prende appunto, nel 1910, l’attuale nome. Da qui inizia, potremmo dire, la storia vera e propria di questa Granja, tra innovazione, qualità dei prodotti, inventività e tanto lavoro di squadra a livello familiare.

Basti pensare che fu proprio Marc Viader, nel 1925, a dar vita ad un’impresa industriale alimentare spagnola legata alla produzione, commercializzazione e distribuzione dei prodotti del latte, la Letona, tutt’oggi esistente. E che, pochi anni dopo, uno dei figli di Marc, Joan, diede vita – grazie ad un viaggio di lavoro col padre a Budapest – ad una delle bevande più gustose di Spagna, il Cacaolat, ancora oggi molto in voga. E ancora oggi bevanda simbolo della Granja M. Viader.

Ma cos’è il Cacaolat?! Un frullato di cacao e latte, freddo o caldo, nato nel 1931 per la necessità di non sprecare l’eccedenza di produzione di latte. Un’idea davvero intelligente, che seppe unire il non spreco alla dolcezza e che, messa in commercio dal 1933, ebbe subito un grande successo.
D’altronde la Granja – ad oggi alla quarta generazione di gestione Viader – è proprio grazie ai viaggi, alla ricerca dell’innovazione che con gli anni ha dato vita ad una intensificazione dei suoi prodotti, come latte condensato, yogurt, Kefir.
La storia di questa latteria si respira a pieni polmoni non appena si varca la sua soglia in carrer d’en Xuclà. Soglia che si presenta con un’antica ed elegante porta in vetro e legno. Una volta entrati, il locale si apre subito tutto dinnanzi a noi: a sinistra con un bancone pieno di dolcezze a base di latte – formaggi in primis -, affettati, torte, spuntini salati.

A destra, con la bellissima sala, tra eleganti tavoli in ferro battuto e marmo, sedie in legno scuro, vetrate che danno sulla strada, raffinate mattonelle colorate che adornano il pavimento.


Nonché, alle pareti, gli innumerevoli premi che, negli anni, la Granja Viader ha ricevuto, molte antiche pubblicità cartacee del Cacaolat e della Letona, ritagli di giornale che parlano del locale. Testimonianze che in un attimo catapultano indietro nel tempo e fanno respirare l’aria di tutti gli anni di storia racchiusi tra queste mura.



Siamo stati da Viader – la sottoscritta, in compagnia del solito fidato accompagnatore e di ospiti – in più occasioni: per una pausa a metà mattina, per una a metà pomeriggio, per un’altra poco prima di pranzo. E quasi mai è mancato, al nostro tavolino, il Cacaolat. Servita in una bottiglietta di vetro, nella sua versione fredda – visto il periodo estivo in cui ci trovavamo -, questa bevanda a tutto cioccolato ci è piaciuta davvero tanto: per la dolcezza, per la freschezza, per la sua genuinità. E, non da ultimo, per la sua bontà.

E a volte l’abbiamo accompagnata con uno spuntino altrettanto goloso, tra muffin, croissant e pa de pessic – un piccolo dolce a metà strada tra un plum cake, per il sapore e la morbidezza, e un panettoncino, per la sua forma. Tutto altrettanto molto buono.

Ma, vista la sua origine “a tutto latte”, alla Viader abbiamo voluto provare anche i suoi yogurt e il suo formaggio. I primi in loco, il secondo a casa, dato che questa granja funziona anche come un piccolo negozio di alimentari da asporto.
Gli yogurt li abbiamo presi al naturale e alla frutta, entrambi di latte di mucca. Ed entrambi davvero buoni, gustosi, freschi. Il formaggio, altrettanto di latte di mucca, ci ha molto ricordato il Latteria e l’Asiago e ci è altrettanto piaciuto.

Che dirvi quindi, se non che per chi vive a Barcellona, per chi la visita, per chi vuol conoscere bene e scoprire questa città la Granja Viader è decisamente una tappa obbligata? Anzi, una tappa dolcemente obbligata. Dove tradizioni di famiglia, inventività e caparbietà hanno fatto e fanno tuttora un po’ di storia della città. Alimentare e non solo.