Gita in provincia di Cuneo e pranzo alla Trattoria La Coccinella. Seguiamo Laura, che ce la racconta.
Di Laura Torre
Immaginate una giornata tipicamente invernale, con il freddo, la neve e anche un po’ di nebbia; aggiungete ora uno scenario di colline basse, vigneti e strade e stradine del Basso Piemonte. Ecco fatto, questa è la bianca cornice in cui potreste trovare nei mesi freddi la Trattoria La Coccinella, a Serravalle Langhe (Cn). Un locale caldo e accogliente, tipicamente langarolo, provato e gustato un sabato a pranzo, dalla sottoscritta e dai suoi tre fidati accompagnatori.

Cuore de La Coccinella sono tre fratelli, Alessandro, Massimo e Tiziano, che dopo aver girato per il mondo han deciso di tornare tra le colline di casa, dando vita al loro sogno: unire l’amore per la loro terra con la passione per la cucina.
Sentimenti ben trasmessi dalla trattoria stessa. In primis, per come accoglie i suoi ospiti, con una saletta d’ingresso – con un bancone, come si usava nelle trattorie di una volta – e con una grande ed accogliente sala da pranzo, con tavoli e sedie rigorosamente in legno, mensole ricolme di bottiglie di vino, antiche radio sparse qua e là, antichi attrezzi appesi ai muri color ocra, ampie e colorate tende. Il tutto, condito da un camino, creando un’atmosfera così intima quasi da sentirsi a casa.
Ma è soprattutto la cucina a far trasparire questo amore dei tre fratelli per la loro terra. Una cucina fatta di rivisitazioni di piatti tradizionali, di piatti stagionali legati al territorio, tanto che le materie prime provengono in gran parte dai contadini della zona.
Seduti al nostro tavolo – semplice, ma elegantemente apparecchiato, con l’idea divertente di porre al posto di ogni commensale un “piatto segnaposto” l’uno diverso dall’altro – e vicini al camino scoppiettante, abbiamo quindi studiato il menu. E dato inizio alle danze, scegliendo subito un rosso accompagnatore, un Dolcetto di Dogliani dei Poderi Luigi Einaudi.
Da cosa siamo partiti? Beh, dagli antipasti! Abbiamo scelto tre diverse portate: due tartare di carne cruda, fresca, morbida e gustosissima; un uovo con fonduta e tartufo bianco, delizioso e dal sapore raffinato; sfogliatine caramellate di zucca, con fonduta e un tocco di gelato, calde, croccanti e allo stesso tempo morbide, dal sapore delicato, ma deciso.

Per i primi, poi, scelta quasi obbligata, vista la terra in cui ci trovavamo: i tajarin. Li abbiamo presi in due versioni, ai funghi e al ragù di vitello, naturalmente tagliati a mano. Ottime entrambe le versioni, con la pasta così fresca che quasi si scioglieva in bocca. E con condimenti di grande qualità.


Per finire, anche se già pieni e soddisfatti, abbiamo ceduto alla tentazione dei dolci, ordinando tutti e quattro un tris di degustazione, con pere cotte nel vino, bunet e panna cotta. Semplicemente… delizioso.

Terminato il pranzo, piacevolmente accompagnato anche da due chiacchiere con i proprietari della Trattoria, abbiamo quindi preso la strada del ritorno, lasciandoci però prima cullare ancora un po’ dalle colline, dalla neve e dalla nebbia delle Langhe. Immersi in un paesaggio quasi da romanzo.
Trattoria La Coccinella
via Provinciale, 5
0173 748220