Quale formato di pasta utilizzeremo questa volta? Le Tripoline n• 81. Francesca le rende indimenticabili.
Di Francesca Romana Gaglione

Quando ho aperto la scatola di prelibatezze che Pasta Rummo ci ha inviato in funzione di questa piacevolissima collaborazione, non ho potuto non sorridere stringendo tra le mani il pacchetto di Tripoline n• 81.
Sono tornata ai pranzi d’infanzia dai nonni, quando in tavola campeggiava una ciotola traboccante di pasta riccia al pomodoro e basilico che io cominciavo a mangiare con gli occhi ancor prima che con la forchetta…magnifiche!
Quei pranzi han portato la pasta riccia a diventare parte integrante degli annali culinari della mia famiglia: mia madre per esempio, per variare un po’ sul tema, la proponeva condita con besciamella fatta in casa, prosciutto cotto a tocchetti e parmigiano in quantita’ industriale, il che la dice lunga su quanto un abbinamento semplice ed essenziale possa diventare una festa per il palato.
Ed e’ proprio per abbracciare questa teoria che ho deciso di proseguire la tradizione di famiglia attraverso l’impiego di tre ingredienti che insieme fanno faville.
Anche perchè, quando la pasta è Rummo, non ci vuol molto a darsi soddisfazione 😉

- 200 grammi di Tripoline Rummo n°81
- 2 cipollotti
- 100 gr di pane grattugiato
- una buona manciata di olive taggiasche
- olio, sale, peperoncino q.b
- Cuocete la pasta.
- Nel frattempo prendete i cipollati e tagliateli a listarelle sottili, poi metteteli ad imbiondire in una padella capiente in cui avrete versato 4/5 cucchiai d’olio.
- Regolate di sale fino a che le listarelle non saranno ben saporite.
- Quando avranno raggiunto un bel colore dorato, versate nella padella il pangrattato ed aspettate che diventi croccante.
- Spegnete il fuoco ed aggiungete le olive.
- Spadellate con le tripoline appena scolate e cospargete con peperoncino fresco. Sentirete che bontà!