Una Saison transumante

Una birra stagionale, la Saison Dupont, un formaggio d’Abruzzo con quel po’ di senape di Dijon: ecco come riscattarsi dalla calura.
Di Rossella di Bidino

Estate. Caldo. Sete.

Nasce così facilmente il bisogno di bere qualcosa di dissetante. E può capitare di farlo a suon di birre. Per rispondere a questa esigenza vecchia come quanto l’uomo, in Belgio è nata apposta secoli fa una birra stagionale. La Saison.

Saison non vuol dire altro che stagione. In origine veniva prodotta con qualsiasi cereale. Orzo, segale o avena potevano dare vita ad una Saison. E’ una birra chiara ad alta fermentazione. Si presenta simile alle Bière de Garde dell’oltreconfine francese.
In origine solo in Vallonia veniva prodotta, ora è diffusa in tutto il mondo. Con essa si ristoravano i contadini dell’area del Hainaut a fine Ottocento durante il periodo del raccolto nella tarda estate. Questo uso, ben diverso dal  nostro di oggi, giustificava anche il basso contenuto alcolico (3-4%). C’è chi azzarda addirittura a chiamarle le Gatorade dell’epoca, dichiarazione che mi pare esageratamente riduttiva. Altri le suggeriscono agli intenditori del vino dato il loro sapore ed il delicato retrogusto. Ma non mi voglio certo intromettere nello scontro tra i due mondi alcolici.

Qui davanti a me ho la special guest di oggi: la Saison Dupont della Brasserie Dupont, la quale produce birra dal 1844.

E’ un classico. Colore chiaro, dorato e leggermente opaco. In fondo al bicchiere potresti trovarci dei sani residui. Si tratta di una birra rifermentata in bottiglia.
La schiuma è abbondante e resistente. Fa parte del piacere di versare e di bere la Saison.
Fresca, estiva, dissetante. Capace comunque di affiancarsi ai saporiti crostini che suggerisco. Ne pulisce via il sapore.
Se è però la prima volta che bevi la Saison Dupont aspetta a fare i crostini. Scoprila da sola, merita. E’ in grado di lasciare quella buona memoria gustativa che ti porterà a volerla riprovare anche in abbinamento ad un piatto deciso. Prova a cogliere gli aromi di agrumi e spezie ed il luppolo soprattutto finale.

Però anche la Saison in versione transumante ha un carattere che conquista.
Ricerca un ricottina affumicata, casomai proprio la ricottina affumicata ai legni di ginepro abruzzese che mi è giunta da un’amica.
I crostini che suggerisco hanno l’eleganza della senape a grani che si frappone tra il pane casereccio e il latte di pecora.

Pane, senape, ricottina
Categoria: Antipasto
Autore: Rossella Di Bidino
Preparazione: 5 mins
Complessivo: 5 mins
Porzioni: 2
Ingredienti
  • 6 fette di pane casareccio
  • 12 cucchiaini di senape di Dijon a grani
  • 6 fette di ricottina affumicata al ginepro
Preparazione
  1. Tagliare le fette di pane casereccio.
  2. Tagliare a metà le fette del pane.
  3. Sopra ogni mezza fetta distribuirci un cucchiaino di senape a grani.
  4. Sopra la senape porre una fettina di ricottina affumicata.
  5. Mangiare.

Per i crostini, come si capisce dalla ricetta, avevo una ricottina affumicata ai legni di ginepro. Un formaggio prodotto ad Anversa degli Abruzzi dentro i Parchi d’Abruzzo e che formaggio, di qualità tanto da aver vinto le Olimpiadi dei Formaggi di Montagna anni fa. Suggerisco caldamente dopo tale assaggiodi seguire le attività di Nunzio Marcelli e e La porta dei Parchi prima tra tutte Adotta una Pecora.

Però prima concediamoci ancora un crostino. Ancora uno e poi basta.

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