“Vini d’Italia”: i rossi piemontesi battono tutti!

Carlotta ci parla di “Vini d’Italia”, appena pubblicata dal gruppo Espresso. Quali saranno i vini migliori? Intanto una buona notizia: un quarto dei vini d’eccellenza vengono venduti a prezzi che non superano i 15 Euro.
Di Carlotta Invrea

Per quest’anno la stagione della vendemmia è ormai agli sgoccioli. Siamo invece solo all’inizio di quella delle guide ai vini. Il primo posto sul podio di miglior guida 2013 è ovviamente molto ambito. Si accavallano classifiche e premi in tutta Italia. Sicuramente il premio velocità va all’inserto dell’Espresso Vini d’Italia in vendita sin dai primi di ottobre e frutto della selezione fatta su ben 25.000 vini assaggiati. Si tratta di un volume di facile consultazione, contenente una serie di istruzioni forse superflue per i conoscitori più evoluti, ma indispensabili per chi desidera saperne di più.

Durante il Salone del Gusto di Torino ci sarà la presentazione di Slow Wine, mentre il Gambero Rosso sta già distribuendo i suoi famosi “tre bicchieri” in tutto il Paese.

Le guide, come dice la parola stessa, devono fungere da “guida” ai vini e non come mezzo di condizionamento per i consumatori e “Vini d’Italia” in questo senso è ben strutturata.

I vini migliori, contrassegnati da un massimo di cinque bottiglie, sono 232.

Al primo posto troviamo il Brunello di Montalcino Riserva 2006 di Poggio di Sotto, seguito a ruota dal Barbaresco Montefico Vecchie Vigne 2007 di Roagna e dal d’Alceo 2008 del Castello di Rampolla.

Un gradino sotto troviamo molti altri vini di tutto rispetto, come il Vino Santo trentino 2001 di Francesco Poli, i Vin Santo toscani di Castell’in Villa e Poliziono, le Malvasie di Bosa di Columbu e dei Fratelli Porcu.

Non mancano certamente i grandi classici piemontesi: il Barolo Cascina Francia 2008 di Giacomo Conterno, il Barolo Ca’ Mia 2008 dei Fratelli Brovia, il Barbaresco Asili 2009 di Bruno Giacosa, l’Amarone della Valpolicella Classico 2005.

Infine vengono citati ottimi vini del resto d’Italia. Primo fra tutti il Fiano di Avellino 2011 di Pietracupa, miglior bianco italiano, per poi passare alla Vernaccia di San Gimignano, agli Aglianico del Vulture, ai Cannonau e Carignano sardi, ai Chianti Classico, solo per citarne alcuni…

Il Piemonte conferma il suo primato con 48 vini a “5 bottiglie” ed il Barolo è al primo posto nella gerarchia delle denominazioni. Angelo Gaja, per la prima volta, non figura più nell’elenco dei 17 produttori italiani classificati con la massima valutazione, ma resta pur sempre un riferimento per il mondo intero.

La Toscana è al secondo posto per poco, con i suoi 46 vini a “5 bottiglie”. Molto buona è anche la produzione del Trentino con le sue 27 eccellenze. La novità sta nell’esordio di uno spumante siciliano, l’Extra Brut 2006 del Barone Scammacca del Murgo, che entra a far parte della ristretta cerchia delle bollicini italiane dominata sempre e comunque dai Franciacorta e dai Trento Brut.

Più di un quarto dei vini di eccellenza sono venduti in enoteca ad un prezzo inferiore ai 15,00 euro: si possono svuotare ottime bottiglie anche senza svuotare completamente il portafoglio!!

Carlotta Invrea

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