Vinopolis ci racconta di un vino pugliese che ama particolarmente: è un Nero di Troia e si chiama Vigna Pedale delle Cantine Torrevento di Castel del Monte.
Di Fabio Mollica
Ognuno di noi ha i suoi “vini-rifugio”. Cosa sono? Sono quelle bottiglie che non ti deludono mai, quelle che ti fanno fare sempre bella figura ad una cena con gli amici, ma anche quelli che ti va di aprire a casa durante una cena senza ospiti. Bene, il Vigna Pedale delle cantine Torrevento (Castel del Monte, Puglia) è da anni uno dei miei vini-rifugio preferiti. Per diversi motivi.

Innanzitutto la qualità: ogni anno a livelli eccezionali. Poi è ormai da diversi anni, stabilmente, un Tre Bicchieri, ma di quelli che non si sono montati la testa, infatti lo si trova in vendita ad un prezzo medio di 12 euro. Terzo fattore: è uno tra i migliori vini pugliesi, ma non trattandosi di Negroamaro o Primitivo, bensì dell’ancora poco conosciuto Nero di Troia, dà la possibilità di fare l’eno – fighetto con i commensali. Quarto ed ultimo motivo: lo staff della Torrevento mi sta simpatico, a cominciare da Francesco Liantonio, proprietario della cantina, che è riuscito a creare un’azienda dinamica, solida, apprezzata. E anche bella, in un posto suggestivo e mistico, giusto ai piedi di Castel del Monte, maniero incantevole quanto esoterico e misterioso.
Il Vigna Pedale è stato imbottigliato per la prima volta nel 1996, ma l’annata del 2008, quella che ho provato nei giorni scorsi, è sicuramente tra le meglio riuscite. A cinque anni dalla raccolta delle uve, questo Nero di Troia lasciato maturare 12 mesi in botti di rovere mantiene incredibilmente tutta la sua freschezza, pur avendo la personalità e la struttura di un grande vino. I suoi profumi fruttati e la giusta acidità hanno sposato bene un piatto di agnello con le patate.
Se, come me, non siete amanti del legno ma dell’uva, e preferite il tannino fine a quello invadente, il Vigna Pedale vi piacerà sicuramente. Si accettano scommesse.